Qual è la differenza fra “business plan” e “business planning”?

La differenza c’è, è sottile ma può essere notevole.

Solitamente, si tende a considerare il “business plan” un “prodotto”, ovvero una sorta di “libricino”, magari ben confezionato e rilegato, che contiene svariate informazioni sull’azienda e sui suoi progetti, corredate da molti numeri e qualche bel grafico. In parte, tutto ciò è certamente vero: il “business plan” è ANCHE il famoso “libricino”, che può essere consegnato a banche, potenziali nuovi soci ecc. a supporto di richieste di finanziamento o di ingresso in società.

In tutto ciò, però, c’è un problema, in quanto il business plan, IN PRIMIS, deve essere uno strumento per l’imprenditore: di riflessione, autoanalisi, progettazione e controllo. Fin troppo spesso, invece, viene commissionato a consulenti esterni solo per raggiungere uno degli scopi accennati poc’anzi, per poi essere dimenticato o, tutt’al più, archiviato in una libreria a prender polvere.

A questo proposito, mi è capitato spesso che alcuni imprenditori mi richiedessero, appunto, un business plan, e io riuscissi a fare con loro un lavoro molto buono; poi, però, questo bellissimo “libricino”, presi dalle preoccupazioni in cui, giorno per giorno, ci si imbatte in azienda, è stato sovente riposto in un cassetto: “un giorno lo guarderemo”, “un giorno cercheremo di metterlo in atto”, ecc.

In questi casi, si perde la straordinaria opportunità di cambiamento e miglioramento che, invece, la redazione di un business plan potrebbe fornire. Quando, invece, l’azienda si impegna nel processo, e coglie l’occasione per mettersi in discussione, riflettere bene sui propri progetti, e poi concentra le proprie energie nella REALIZZAZIONE di quanto messo in preventivo, possiamo parlare di BUSINESS PLANNING, ovvero dell’azione volontariamente diretta verso la realizzazione di quanto ipotizzato nel business plan.

 In questi casi, il consulente che si è occupato di scrivere il business plan, può essere coinvolto direttamente, per seguire i passi che, progressivamente, portano alla realizzazione dei progetti. Ricordiamoci sempre che, come spesso mi ritrovo a dire, il business plan non è una “sfera di cristallo”, ma una “mappa”. Seguendo questa metafora, il “business planning” è la bussola, e ogni passo che ci conduce verso l’obiettivo finale.