Una delle attività che più mi appassionano è l’assistenza alle imprese nel momento di chiudere ed approvare i bilanci. Proprio per questo, alcune delle mie migliori collaborazioni avvengono proprio con i commercialisti.  

Il problema, e l’opportunità, sta nel fatto che, nella redazione del bilancio, la legge concede qualche margine di discrezionalità, nell’interpretare e contabilizzare i fatti salienti dell’esercizio trascorso. La contabilità non è una scienza esatta ed oggettiva, e proprio per questo esistono i “princìpi contabili” che servono proprio a spiegare come valutare ed esporre certi fatti.  Inoltre, sempre la legge ci dice che il bilancio deve essere una rappresentazione “veritiera e corretta” dell’azienda, dunque dobbiamo sforzarci di realizzare la fotografia il più possibile bella e realistica di quel che siamo. Dobbiamo comportarci come se dovessimo presentare la nostra azienda al miglior compratore del mondo, come se fosse l’affare della nostra vita! Quanta cura metteremmo, nella redazione del bilancio? 

La banca, per l’azienda, rappresenta un interlocutore davvero importante, perché è quella che dà i fidi, che spesso rappresentano ossigeno per l’impresa. Il bilancio ufficiale è un elemento essenziale per il calcolo del famoso rating, dunque è importantissimo che venga approvato e chiuso sapendo già cosa ne penserà la banca. I parametri di valutazione delle banche non sono segreti, dunque la reazione della banca al nostro bilancio non può e non deve essere una sorpresa!

Vediamo, invece, quel che spesso succede nella realtà dei fatti. 

  • Per prima cosa, la stragrande maggioranza degli imprenditori è interessata principalmente a pagare meno tasse possibili. Pagare le tasse, è comprensibile, non piace a nessuno, però tanti bilanci che vedo mettono in evidenza fatturati buoni e un utile d’esercizio di poche migliaia di euro, e questa cosa si ripete, molto similarmente, anno dopo anno. Una domanda sorge spontanea, dunque: imprenditori, ma chi ve lo fa fare? Perché, a questo punto, non chiudere l’azienda e trovare un lavoro da dipendenti, se avere una partita IVA rende così poco? La banca, ve lo assicuro, nota queste incongruenze, anche se l’ultima riga del bilancio non è certamente quella più importante per determinare il rating.
  • Un elemento fondamentale è la valutazione di quel che si chiama la GESTIONE CARATTERISTICA AZIENDALE, ovvero la principale ragione d’essere dell’impresa, il perché esiste e qual è il suo scopo. Dunque, per fare un esempio, in un’azienda dell’edilizia la gestione caratteristica riguarda il costruire e vendere case, mentre se un’azienda metalmeccanica compra un capannone, questa NON è la sua gestione caratteristica. La gestione caratteristica di un’azienda metalmeccanica concerne, invece, la realizzazione e la vendita di manufatti in metallo. Nel valutare ciò, l’indice principale da calcolare è il MOL, chiamato EBITDA a livello internazionale: si tratta di un indicatore che esprime sia la redditività operativa, che il cash flow della gestione caratteristica;
  • La banca valuta, poi, il cosiddetto equilibrio patrimoniale, soprattutto dal lato del passivo, ovvero calcola quanto l’impresa sia indebitata, in proporzione a quanto capitale proprio sia stato versato o accumulato nel corso del tempo. Attenzione perché il patrimonio netto, spesso, viene rettificato dalla banca, sottraendo alcune voci dell’attivo come i “prelievi soci” e le immobilizzazioni immateriali. Queste cose dobbiamo saperle, redigendo il bilancio, perché ad esempio, se non vogliamo che la banca ci penalizzi eccessivamente per le nostre immobilizzazioni immateriali, dobbiamo spiegare molto bene, nella Nota Integrativa, l’esatta e concreta composizione di queste voci. 
  • Un altro equilibrio fondamentale è quello finanziario: la domanda da farsi è, dunque: c’è una corretta corrispondenza fra investimenti e fonti di finanziamento? L’azienda è in grado, senza particolari sforzi, di onorare i propri impegni di pagamento a breve termine? Per determinare ciò, si calcolano appositi indici, come il Current Ratio e il Quick Ratio. Attenzione, perché questi indici, spesso, risultano inadeguati e “sballati” soltanto perché non si è posta una dovuta attenzione, in sede di redazione del bilancio, nella suddivisione dei crediti e debiti fra quelli esigibili “entro” e “oltre” il successivo esercizio. 
  • Le banche, poi, pongono un’attenzione fondamentale all’ammontare dei vostri oneri finanziari, che vengono sovente rapportati al fatturato, o al MOL. Inoltre, calcolano il DSCR, ovvero un indice che mette in evidenza la capacità dell’azienda di rimborsare le rate dei finanziamenti, sulla base del suo cash flow operativo. Attenzione perché, ultimamente, in questo calcolo le banche inseriscono anche le rateazioni fiscali in essere, dunque se la vostra voce “debiti tributari” è superiore a quel che ci si potrebbe aspettare sulla base degli altri vostri valori, vi consiglio di dare adeguate spiegazioni di questo fatto nella nota integrativa. Perché i debiti tributari paiono elevati? Ci sono rateazioni in essere? Sono sostenibili? E così via. 

Questi, ovviamente, sono solo esemplificazioni delle miriadi di questioni da affrontare, anche se si tratta di alcuni degli aspetti più rilevanti. Da tutto ciò, discende un’importante riflessione: La NOTA INTEGRATIVA del bilancio, per le società di capitali, è un documento fondamentale. Non sottovalutatela, e non limitatevi a redigerla col “copia e incolla”! Ricordatevi che tutto quel che non viene da voi spiegato correttamente, può essere usato contro di voi. Tutto quel che spiegherete, invece, sarà utile per riclassificare il vostro bilancio nel modo corretto, e per calcolare nel giusto modo il rating. 

Avete domande? Scrivetele nei commenti, oppure contattatemi a info@marcomassari.eu per un parere più personalizzato. 

Vi ricordo che il mio ufficio è a Fidenza, e che con la mia attività copro abitualmente le province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Valuto, però, volentieri anche incarichi in altre parti d’Italia, in considerazione del fatto che, laddove i km di distanza siamo oggettivamente molti, è possibile utilizzare tutte le più moderne tecnologie per le riunioni a distanza.