Prestiti bancari: 3 errori da non fare
L’argomento “fidi e prestiti bancari” è sempre di attualità, e non manca mai di generare interesse. Il fatto di andare in banca e chiedere denaro a prestito è, infatti, una delle prime idee che vengono in mente agli imprenditori, quando abbisognano di fare investimenti oppure sono in crisi di liquidità.
Quali sono, però, i tre principali errori da non fare quando si vanno a chiedere fidi o finanziamenti? Vediamoli insieme.
- Troppa vaghezza sulla cifra da richiedere, e sulla forma tecnica. Un imprenditore che, alla domanda “quanto le serve?” risponde “quello che riuscite” è proprio ciò che una banca non desidera sentire. Per contro, bisogna essere ben precisi sulla cifra esatta che occorre, e (possibilmente) anche sul come vogliamo che il denaro ci venga reso disponibile, nonché sulle modalità di rimborso dello stesso. Corredare il tutto con un buon business plan sta diventando, ormai, una necessità dalla quale non si riesce più a sfuggire. Le domande a cui dobbiamo prepararci a rispondere, essendo il più possibile convincenti, sono dunque le seguenti:
- Quanto denaro vi serve?
- Per cosa vi serve?
- Come ci restituirete la somma?
- Avete delle garanzie da offrire?
- Poca chiarezza nel descrivere la nostra situazione, e tentativi di celare eventuali “scheletri nell’armadio”. Ci sono dei “peccati” dei quali QUALSIASI banca si renderà conto: tanto vale essere chiari, e confessarli. Sto parlando, soprattutto, di comportamenti irregolari con altre banche/finanziarie (sconfinamenti, rate non pagate ecc.), e di altre faccende come protesti/fallimenti/revoche di carte di credito e così via. Altre cose, è più difficile che vengano “intercettate”: ad esempio, se siete socio di una SRL e, a titolo personale, avete Equitalia col fiato sul collo, è plausibile che questo non appaia nelle verifiche che può fare la banca. In tutti i modi, ricordatevi che avete il diritto di consultare i vostri dati! Rivolgetevi ad un professionista esperto in questa materia PRIMA di andare in banca, in modo da sapere IN ANTICIPO quel che le banche vedranno nel vostro “curriculum”!
- Una volta ottenuto il denaro, sbagliare nella sua gestione. Se una banca vi concede un affidamento, dovete riservarle una considerevole mole della vostra movimentazione bancaria. Non c’è niente di peggio, per una banca, di vedersi arrivare solo un bonifico mensile per coprire la rata di un prestito. Questo, dunque, è un atteggiamento sbagliato, e adatto solo a prepararsi per un “no” futuro, in caso di ulteriori esigenze! Il famoso “rating” dipende da diversi fattori, e un’importanza fondamentale è rappresentata dalla MOVIMENTAZIONE dei conti correnti. Fate lavorare le banche che vi danno i fidi, e vi aprirete importanti porte anche per il futuro.
Vi interessano questi argomenti? Nel mio libro “L’impresa di essere imprenditori” trovano un ampissimo spazio!