Cosa possiamo imparare da Harry Potter?
Confesso: sulla questione “Harry Potter” arrivo con tantissimi anni di ritardo. In passato, avevo visto qualche scena del primo film, e l’avevo frettolosamente “bollato” come un barboso serial per ragazzini. 

Oggi, invece, per venire incontro alla curiosità di mio figlio, mi sono ritrovato a guardare tutti i film (devo ancora leggere i libri), e devo fare un doveroso “mea culpa”: si tratta di una serie straordinaria. Il significato profondo della storia è, a tratti, davvero illuminante e, per un appassionato come me di letteratura strana, in bilico tra lo psicologico, lo spirituale e l’esoterico, è davvero come manna dal cielo. 

Come sempre, mi ritrovo a tirar fuori da ciò che vedo numerosi insegnamenti validi anche in ambito imprenditoriale, che ho dunque voglia di condividere con voi. Oggi mi riferisco, in particolare, al quinto film della serie del “maghetto” ovvero “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”. 

La saga si svela sugli arcinoti binari della lotta fra il bene e il male, con la differenza che il buono/eroe (Potter) e il cattivo (Voldemort) non sono poi così agli antipodi, tanto che si intravede spesso un legame fra i due; in diverse occasioni, Harry Potter “vede con gli occhi di Voldemort” il quale, a sua volta, può entrare dentro la mente e i pensieri di Potter. Silente (il “mago buono”) spiega poi a Potter come Voldemort non sia un qualcosa di totalmente estraneo a lui, ma che in un certo senso viva al suo interno, essendo anche una parte di lui. 

Cosa imparano a fare, i giovani maghi, per resistere agli attacchi delle creature malefiche? Pensano a cose belle, o buffe. In questo modo, con un utilizzo ben determinato e focalizzato del pensiero, il male si esorcizza e scompare. In altri casi, la mente va addirittura svuotata del tutto, per non permettere a chi lo desidera di leggerla. 

Cosa possiamo imparare, noi imprenditori, da tutto questo?

Certamente, che spessissimo siamo noi stessi ad essere il nostro nemico n.1. Manchiamo di visione e coraggio, restiamo fermi al palo per paura che “qualcosa di brutto” possa accaderci, quando tutto ciò è soprattutto una proiezione di mostri che ci portiamo dentro. Abbiamo paura di “fallire” quando è ormai cosa nota che i più grandi successi del mondo siano avvenuti dopo una serie lunghissima di tentativi andati male. 

Il pensiero positivo, allora, può esserci d’aiuto! Ma non mi riferisco al “pensiero positivo da ebeti”, ovvero quell’ostentazione del sorriso stampato sul volto mentre fuori si sta consumando l’Apocalisse. Pensare positivo non vuol dire fuggire dalla realtà, ma saperci ancorare al “nostro meglio”, magari rievocando quegli episodi della nostra vita in cui abbiamo dato il massimo, ottenendo ottimi risultati e sapendo godere anche delle bellezze del mondo, come amore e amicizia! Questo, in base alla mia esperienza, è davvero un eccezionale modo per esorcizzare il male, liberandosi da tutti i fardelli come ansia, paura e depressione, per andare con decisione ed entusiasmo verso i nostri obiettivi imprenditoriali. 

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Link utili: 

https://lamenteemeravigliosa.it/voldemort-perche-malvagita/

https://www.potterpedia.it/?v=Incantesimo_per_Forzare_la_Mente

https://www.potterpedia.it/?v=Riddikulus