Finanziarsi in modo creativo
Come ho avuto modo, più volte, di ricordare nell’ambito del mio libro “L’impresa di essere imprenditori”, e in numerosi articoli che ho scritto, il cash flow è la principale benzina che permette alle aziende di sopravvivere. Potete avere il miglior business del mondo, ma se periodicamente vi ritrovate senza liquidità, sarete come un’autovettura a cui è finita la benzina:
FERMI.

Nel contesto italiano, questa problematica è doppiamente sentita, visto che una percentuale elevatissima delle nostre aziende è di dimensioni ridotte, e si appoggia molto sul debito soprattutto bancario, per finanziare il proprio giro d’affari.


Ad un certo punto, però, possono sorgere dei problemi, perché i “rubinetti” delle banche non son sempre aperti, e proprio in questi ultimi anni stiamo assistendo a numerosi episodi in cui le politiche creditizie sono particolarmente restrittive.

Chi sono, dunque, coloro che “vincono”, in questo panorama così sfidante e competitivo?
Ebbene sì, sono i “creativi”. Quelli capaci di inventare cose nuove, e di vedere opportunità laddove gli altri,
magari, vedono solo muri o vicoli ciechi.

Nei giorni scorsi, ad esempio, sono stato colpito dalle notizie riguardanti ANote, una start-up specializzata in vendita di percentuali di diritti d’autore futuri.
Una prima operazione, qui in Italia, si è conclusa non molti giorni fa e ha visto Irma Records, indielabel bolognese specializzata in dance e acid jazz, collocare il 10% dei proventi da diritto d’autore dei prossimi 12 anni, raccogliendo 200mila euro. Quasi contemporaneamente, è partita un’alta asta e riguarda Benvenuto Edizioni, società di publishing che ha in portafoglio brani di LauraPausini e Marco Masini: qui si punta a raccogliere, entro fine settembre, 80mila euro, per il 10% delle royalties dei prossimi dieci anni.

Qual è stata, dunque, l’idea geniale
?
Individuare, nell’ambito di un settore specifico e particolare, uno dei punti di forza, ovvero il diritto d’autore delle canzoni (che ancora rende, a differenza dei cd che ormai non compra quasi più nessuno) e trovare un modo per monetizzarlo in fretta.

Considerando che con le banche, ormai, sono più le volte in cui si litiga che quelle in cui si fanno buoni affari, e che (anche quando i buoni affari si fanno), le tempistiche per ottenere il denaro sono spesso eccessivamente lunghe ed insostenibili, ben vengano queste iniziative innovative, per finanziarsi in modo creativo!

Il trucco per mettere il “turbo” ad ogni business, infatti, è saper tramutare il ghiaccio in acqua.

Cosa significa quest’ultima affermazione? Che bisogna avere il LIQUIDO (ovvero denaro sonante e spendibile). Meglio 100.000 euro oggi che 150.000 spalmati nei prossimi 10 anni, dunque?
In certi casi, certamente sì. Come si dice in gergo: “pochi, maledetti e subito”.

Links utili – Finanziarsi in modo creativo
www.ilsole24ore.com/art/anote-startup-che-vende-royalties-canzoni-ADPN2Rm
www.innovation-nation.it/trading-anote-music/