Sapete qual è una delle principali problematiche del mio lavoro? Proprio la gestione del tempo.
Credo che sia un problema sentito anche da altri imprenditori, che magari lavorano in settori completamente differenti.
Nell’ambito di questo spinoso argomento, il telefono è l’incriminato numero uno.
Quale sarebbe il modo corretto per lavorare? Certamente tramite appuntamento. Invece, ancora oggi vige l’abitudine della “chiamata a freddo”.
Questa, che dovrebbe rappresentare l’eccezione in caso di vera urgenza, per alcune persone è invece la “regola”.
Si chiama, pensando “se potrà, risponderà”. In caso di mancata risposta, il più delle volte non ci si prende nemmeno la briga di inviare un messaggio per specificare il motivo della chiamata, pensando “quando potrà, mi richiamerà”. In tal modo, chi non può rispondere alle telefonate, si ritrova spesso con una sfilza infinita di chiamate perse da recuperare.
Non parliamo poi del modo in cui normalmente si aprono le telefonate: “ti disturbo”? Implicitamente, si pensa che, chi non è impegnato in appuntamenti o riunioni, sia libero per rispondere. La realtà delle cose non è assolutamente questa!
Non c’è tempo più prezioso del tempo trascorso da soli con se stessi: è proprio in queste ore che si crea, ci si concentra sui progetti, si riesce ad essere produttivi. Altrimenti, si arriva a sera con l’orecchio “bollente” per le tante telefonate, e con mille rimpianti per le cose che erano sulla nostra “to do list” e lì sono rimaste, senza essere concluse.
I miei clienti lo sanno, non mi nego mai di fronte ad una richiesta di contatto: riflettiamo però sul fatto che, ragionando per “appuntamenti telefonici” oppure sfruttando semplici accortezze, come mandare un messaggio prima di chiamare per accertarsi dell’effettiva disponibilità della controparte, siano ottime tecniche per agevolare l’organizzazione del lavoro e della gestione del tempo di tutti!
Lo stesso ragionamento vale in caso di contatto via mail, Whatsapp ecc…: a meno che l’urgenza non sia reale, e comprovata, non ci si può aspettare una risposta “in diretta”. Ahimé, i moderni strumenti di comunicazione, da un lato, ci hanno migliorato la vita, rendendo molto più agevoli i contatti, dall’altro ci ingabbiano in una sorta di reperibilità ben oltre quelli che sarebbero i normali orari di lavoro…che non fa altro che aumentare lo stress e, alla lunga, peggiorare la qualità globale del lavoro stesso!