Contributo a fondo perduto e Bonus affitti, sono senza dubbio due “argomenti scottanti”, in quest’ultimo periodo.
Nel mio articolo cerco di fare luce su cosa sono e come ottenerli, facendo riferimento anche ad ulteriori fonti utili ed attendibili.
Come ottenere un contributo a fondo perduto?
Come probabilmente già saprete, attualmente è possibile presentare le istanze per ottenere un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO che, come base di calcolo, ha il calo di fatturato avuto ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019. Su questa cifra, va applicata una % variabile dal 20% al 10%, con un contributo minimo (nella maggior parte dei casi euro 2.000).
Anche chi ha avviato l’attività dopo il 1 gennaio 2019 risulta ammissibile, mentre in altri casi (come ad esempio gli ormai famosi finanziamenti da 25.000) sappiamo che le società neocostituite hanno avuto non pochi problemi.
In questo breve articolo è possibile avere un quadro completo di tutti glie elementi salienti da considerare:
- L’istanza va presentata attraverso “Entratel” o il portale “Fatture e corrispettivi”.
- I soggetti naturalmente indicati per la gestione di queste pratiche sono dunque i vostri commercialisti, o in generale chi è delegato a visionare e gestire i vostri “cassetti fiscali” con i conseguenti adempimenti, e può accedere alle vostre fatture elettroniche.
Personalmente, vi consiglio, di confrontarvi con i vostri commercialisti di riferimento, che sicuramente potranno guidarvi nello svolgimento di tale pratica.
La buona notizia è che non si tratta di un “click day”: dunque non ha senso affrettarsi e accalcarsi, c’è tempo abbondante per gestire tutte le istanze.
Come accedere al bonus affitti?
Un altro elemento da tenere sotto controllo (se già non l’avete fatto), è la gestione delle pratiche per richiedere il “bonus affitti“.
E’ infatti possibile ottenere un CREDITO D’IMPOSTA pari al 60% dei canoni di locazione pagati per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, se in questi mesi si è registrato un calo di fatturato superiore al 50% rispetto ai corrispondenti mesi del 2019 (in confronto va fatto proprio “mese su mese”, non some “somma”).
Per le mensilità in cui questa condizione si è verificata, è possibile calcolare il credito d’imposta, a condizione che l’affitto sia stato effettivamente pagato. A differenza della prima versione del “bonus affitti”, inoltre, l’agevolazione vale indipendentemente dal fatto che la vostra attività sia stata aperta o chiusa.
Anche in questo caso, confrontatevi col vostro commercialista: si tratta di un’interessante opportunità. Per un approfondimento completo suggerisco questo articolo: leggi qui.
Spero di avervi dato informazioni utili sul Contributo a fondo perduto e Bonus affitti.
Continuate a seguirmi per tutti gli aggiornamenti.