SODDISFARSI – IL QUARTO STEP DEL MIO METODO “im – PRESA”
Ogni fase di evoluzione giunge, prima o poi, ad assestarsi: finalmente l’azienda ha raggiunto, totalmente o parzialmente, gli obiettivi che si era prefissata!
Ma come si fa a capire che si è arrivati ad un punto in cui ci si può rilassare un attimo, godendosi i frutti di quel che si è raggiunto?
Noi imprenditori (mi ci metto anch’io) siamo persone ambiziose, e questa “fame” di creare sempre qualcosa di nuovo nasconde un potenziale tranello, ovvero quello di non essere mai contenti.
Nelle teorie economiche più classiche c’era un concetto utopistico: riuscire a raggiungere un risultato OTTIMALE.
Nella realtà dei fatti, l’ottimo non esiste, ed è già una gran cosa ottenere un risultato SODDISFACENTE.
In un percorso come quello che propongo alle aziende è fondamentale concentrarsi sul capire
quando ci si può dire soddisfatti, o meglio altamente soddisfatti, di quanto si è raggiunto.
Ovviamente tali considerazioni andranno fatte da un punto di vista che sia il più oggettivo possibile, non dunque soltanto del “solito” fatturato che, come abbiamo avuto modo di vedere, non è un buon indicatore di quanto un’impresa stia andando bene o male.
Durante lo step “SODDISFARSI”, dunque, andrà considerata l’azienda nel suo complesso, in una visione a 360° che contempli indicatori economici, finanziari, patrimoniali, ma anche variabili umane come l’organizzazione, la reputazione, i rapporti umani e il clima sul luogo di lavoro.
Non si può crescere sempre, e quando lo si fa bisogna crescere bene. Parte del mio lavoro è anche quello di tenere salde le briglie (permettetemi il paragone) degli imprenditori scatenati che, come cavalli al galoppo, vorrebbero continuare a correre senza fine, espandendo i numeri dell’azienda a dismisura, oppure investendo in altri settori, allargando così il campo d’azione della loro impresa.
Alcuni provano a lanciarsi in operazioni più grosse di loro, acquistano aziende, fanno proposte economiche per acquisire i concorrenti, o ancora si improvvisano in investimenti e affari immobiliari, giusto per fare qualcuno degli innumerevoli esempi. Lungi da me dire che questo sia sempre sbagliato, ma quantomeno occorre una ferma capacità di analisi, limitare la fretta,
valutare bene il tutto.
Spesso, strategie del genere si rivelano fallimentari, e col senno di poi si capisce che sarebbe stato molto meglio rimanere focalizzati nel vecchio business, sforzandosi di farlo nel modo migliore possibile.